Due amiche insieme, ma distanti, lavorano per documentare le specie botaniche presenti su due territori lontani: *Lago di Garda e dintorni *Sardegna costa di Cagliari e suo entroterra... e non solo .......anche rilevamenti, foto, scambio di informazioni,suggerimenti.

sabato 5 marzo 2011

Frutto del carrubo - Carob's fruit

                                          Dissezione del frutto del carrubo
                                 Acquarello e matita su carta 297 x 420 cm
                                      (particolare di una tavola botanica)

Uso alimentare
Fin dall'antichità i frutti, dalla polpa zuccherina, vengono consumati ed apprezzati sia freschi che secchi. La polpa, dolce ma fibrosa, può essere usata anche come un sostituto del cioccolato in varie preparazioni, dolci e bevande. Dai semi si ricava una farina ricca di proteine e povera di zuccheri e di amido, che può essere utilizzata nei prodotti da forno e come addensante, al pari delle uova. Dai semi tostati si ricava un surrogato del caffè.
Gli antichi egizi estraevano dal guscio dei frutti una sorta di miele, che utilizzavano per mettere in conserva la frutta.
USO COSMETOLOGICO
Dalla polpa dei frutti e dai semi di Ceratonia siliqua l'industria cosmetica ricava maschere e creme per il viso, con azione emolliente, idratante e nutriente.

USO FARMACOLOGICO
Il frutto è ricco di zuccheri, proteine, aminoacidi, polifenoli. La corteccia contiene tannini. Gomma e mucillagini si trovano soprattutto nei semi, che hanno, inoltre, un alto contenuto di proteine, calcio e pectina e sono poveri in calorie e grassi.
Il frutto contiene polifenoli, in grado di esercitare una apprezzabile attività antiossidante ed anti radicali-liberi. I tannini, contenuti soprattutto nei semi, hanno proprietà antiossidanti ed antibatteriche. La ricerca in campo clinico e fitofarmacologico ha anche confermato che il consumo regolare della polvere, ricavata dalla polpa del frutto secco, è efficace ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue e agisce come ipoglicemizzante.

                                                                                                     Lisa Usai

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4 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Mi fa pensare alla mia infanzia.
Era sempre nel vassoio preparato per i bambini il giorno di santa Lucia.
Bello l'acquarello e dolce il ricordo.
Grazie Paola

sabato 5 marzo 2011 alle ore 19:02:00 GMT

 
Blogger Lisa Usai ha detto...

Grazie, Paola per aver condiviso un dolcissimo ricordo d'infanzia! In questo caso l'arte è stata determinante per rivivere emozioni del nostro passato.

domenica 6 marzo 2011 alle ore 15:36:00 GMT

 
Anonymous Pier Antonio ha detto...

Son vecchio e condivido il ricordo del gustosissimo frutto del carrubo che,ai miei tempi,quando di Domenica andavo all'Oratorio parrocchiale compravo dal mio fruttivendolo per pochi centesimi.Bella la sezione,in risalto il contenuto.Io però lo ricordo di color marrone scuro ripieno di una pasta densa e giallognola.Ora non si vede più.Belle memorie...

venerdì 18 marzo 2011 alle ore 22:27:00 GMT

 
Blogger Lisa Usai ha detto...

Il tuo commento ha il sapore della poesia, ma anche di ricordi lontani. Quando ho ritratto il carrubo con la sezione del frutto era giugno, perciò non ancora maturo e scuro, quello che è la caratteristica di questo particolare frutto. Nel Parco Santa Lucia, dove ce ne sono tantissimi, pende dagli alberi mentre ora cominciano a crescere i piccolissimi carrubi.Ti ringrazio Pier Antonio per questo commento.

martedì 22 marzo 2011 alle ore 14:38:00 GMT

 

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