Dissezione del frutto del carrubo
Acquarello e matita su carta 297 x 420 cm
(particolare di una tavola botanica)
Uso alimentare
Fin dall'antichità i frutti, dalla polpa zuccherina, vengono consumati ed apprezzati sia freschi che secchi. La polpa, dolce ma fibrosa, può essere usata anche come un sostituto del cioccolato in varie preparazioni, dolci e bevande. Dai semi si ricava una farina ricca di proteine e povera di zuccheri e di amido, che può essere utilizzata nei prodotti da forno e come addensante, al pari delle uova. Dai semi tostati si ricava un surrogato del caffè.
Gli antichi egizi estraevano dal guscio dei frutti una sorta di miele, che utilizzavano per mettere in conserva la frutta.
USO COSMETOLOGICO
Dalla polpa dei frutti e dai semi di Ceratonia siliqua l'industria cosmetica ricava maschere e creme per il viso, con azione emolliente, idratante e nutriente.
USO FARMACOLOGICO
Il frutto è ricco di zuccheri, proteine, aminoacidi, polifenoli. La corteccia contiene tannini. Gomma e mucillagini si trovano soprattutto nei semi, che hanno, inoltre, un alto contenuto di proteine, calcio e pectina e sono poveri in calorie e grassi.
Il frutto contiene polifenoli, in grado di esercitare una apprezzabile attività antiossidante ed anti radicali-liberi. I tannini, contenuti soprattutto nei semi, hanno proprietà antiossidanti ed antibatteriche. La ricerca in campo clinico e fitofarmacologico ha anche confermato che il consumo regolare della polvere, ricavata dalla polpa del frutto secco, è efficace ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue e agisce come ipoglicemizzante.
Lisa Usai
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