R u c o l a
Esposto a Londra nell'Aprile 2008, presso la "The Botanical Palette" The Society of Botanical Artists International Open Exhibition
Il sapore acre e bruciante è messo in evidenza dal nome del genere, dal latino urere. Pianta erbacea, al più lignificata alla base, annua o bienne, con foglie lirate e sparse. Fiori regolari con quattro sepali e quattro petali liberi; gli stami sono sei, due più brevi degli altri quattro; ovario supero di due carpelli da cui deriva un frutto secco deiscente aprentesi con due valve; i semi sono inseriti su un setto traslucido (replo). Il frutto, decisamente allungato, è detto siliqua non lomentacea poichè non presenta alcuna strozzature tra seme e seme. Il nome della famiglia cruciferae non deriva da uno dei generi più rappresentativi, come di consueto, ma dalla disposizione a croce degli elementi floreali. L'eruca sativa, cioè la rucola selvatica, è diffusa come infestante e ruderale dalla pianura al piano collinare ed è presente in abbondanza nei nostri prati dell'entroterra gardesano.Trattasi di pianta mellifera.
Sia selvatica (con aroma più deciso) che coltivata (dal gusto più dolce)è una verdura dalle spiccate funzioni digestive e tonificanti generali. La famiglia delle crucifere, che comprende tutti i tipi di cavolo, rafano, rapa, ravanello, è importante per l'alimentazione perchè attiva i processi metabolici di costruzione e nella cicatrizzazione dei tessuti.
2 Commenti:
tocco magico come sempre
paola
domenica 28 febbraio 2010 alle ore 18:37:00 GMT
Ho amato ogni bellezza : essa,come in questo disegno,mi dà anche una sensazione di meraviglia
e di gioia.
Pier Antonio
giovedì 11 marzo 2010 alle ore 17:09:00 GMT
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